Creare nuove zone umide e far conoscere il ruolo della biodiversità, la strategia messa in campo dalle azioni di piano di sviluppo locale “Garda Green”
Le campagne del basso Garda e dell’Alto Mincio possono diventare un’area incubatrice di piccole tessere di biodiversità. E’ la potenzialità messa in campo dal Gal locale che favorisce la creazione di zone umide e il ripristino di fontanili, finanziabili al 100% attraverso le risorse europee attirate sul territorio dal piano di sviluppo locale “Garda green”. Sono al varo infatti due nuovi bandi che hanno per fulcro la conservazione della biodiversità come elemento di contrasto al processo in atto di rapida e allarmante riduzione delle specie animali e vegetali.
La strategia che ispira i due nuovi bandi del Gal Garda e Colli Mantovani è chiara e in perfetta tendenza con gli allarmi lanciati dalle comunità scientifiche di tutto il mondo. Un appello che anche piccoli territori come quello del Gal Garda e colli mantovani dimostrano di saper ascoltare. Ora l’occasione è offerta a enti e privati che la vogliano cogliere.
Due i bandi, uno dedicato all’incremento di zone umide come serbatoi di biodiversità, l’altro allo sviluppo degli agriturismi come presidi di azioni di educazione ambientale.
Questi i due elementi – protezione degli habitat acquatici e aumento della consapevolezza del loro valore per il futuro del territorio – caratterizzano le due nuove fonti di finanziamento, potenzialmente rivolte a una vasta platea di pubblico.
“Realizzazione e ripristino di zone umide e recupero fontanili.” è il titolo del bando che nel titolo esplicita la possibile tipologie di interventi, attuabili su terreni dei quali il richiedente (pubblico o privato) abbia disponibilità . Queste nuove sorgenti di naturalità dovranno avere caratteristiche specifiche, essere realizzate con tecniche di ingegneria naturalistica, garantire la presenza di acqua per almeno otto mesi all’anno (anche realizzando opere idrauliche accessorie), prevedere l’inverdimento delle sponde con specie palustri e gli interventi – del valore minimo di 5mila euro e di 25mila come importo massimo, vengono interamente finanziati con le risorse europee. Ci sono 60 giorni di tempo per candidare la domanda di contributo e presentare gli interventi da realizzare.
“Attività agrituristiche a supporto di progetti di cooperazione in materia ambientale nonchè di progetti didattici in materia di educazione ambientale e educazione alimentare” è invece il titolo del secondo bando, riservato alle imprese o società agricole, con l’obiettivo di incentivare le attività agrituristiche. Le tipologie di interventi ammissibili prevedono anche la ristrutturazione di fabbricati aziendali da adibire ad attività agrituristiche, la costruzione di aree da destinare all’agricampeggio, la realizzazione di percorsi ciclabili o per il turismo a cavallo, la predisposizione di aree ricreative. Ammonta anche in questo a 100mila euro la dotazione disponibile per interventi da 20 a 50mila euro, che possono essere cofinanziati fino a un massimo del 35%. La domanda va presentata entro 90 dalla data di pubblicazione del bando.